Christiane Löhr | Leggera e ordinata natura
di Giulia Santambrogio
«Nel lavoro di Christiane Löhr troviamo la poesia delle piccole cose della natura, che noi trascuriamo perché sono piccole ma che invece sono altrettanto belle quanto le grandi.» Giuseppe Panza
Christiane Löhr ha sempre avuto un rapporto diretto con la natura fin da piccola. Abitava nella zona della Mosella, un luogo incontaminato e selvaggio. La sua vita è sempre stata tra l’Accademia di Magonza e la campagna. La natura le ha insegnato a lavorare in solitudine e questo è stato fondamentale nella sua ricerca.
“Ho costruito una teoria molto personale. Si tratta dell’osservazione sulle ‘forze’ che si esprimono nella natura, così come nell’architettura.”
Così Christiane compone delle piccole e delicate strutture con elementi arborei che un soffio di vento rischierebbe di demolire.
Il rapporto che l’artista ricostruisce con la natura è intimo e delicato. Ciò che l’affascina è proprio il limite tra le sue ‘sculture’ e lo spazio conquistato. Cerca piante che le permettano di creare il giusto senso di astrazione e le ordina creando delle micro costruzioni razionali e ordinate ma estremamente delicate e poetiche.
“La fonte del mio lavoro non arriva da quello che vedo o quello che leggo e non fa riferimento alla storia dell’arte. Osservo me stessa guardando il mondo.”
È spesso un lavoro ripetitivo e molto meditativo.
In un viaggio in Giappone ha ritrovato l’equilibrio cosmico addirittura nei piatti che ordinava al ristorante. Le venivano servite tre cose dentro un contenitore. Il principio è sempre nella precisione delle cose minuscole – tutto crea mondi limitati e chiusi.
“Fine ultimo della natura è forse l’arte?
Nel mio concetto l’arte e la natura non si escludono. Tutto procede sulle stesse regole, come dicevo prima. Le cose si uniscono più di quello che noi supponiamo.”
Le opere di Christiane Löhr hanno una presenza silenziosa all’interno degli spazi dell’arte. Sono appesi ai muri, ai soffitti o adagiate su pedane e piedistalli bianchi. Invitano ad un avvicinamento quieto con la paura che il nostro stesso respiro o il nostro voltarci improvviso possa farle volar via.
Crediti immagini:
http://www.piacgalleria.it/english/artists/christiane_loehr/artists_loehr.html
https://www.facebook.com/christiane.lohr.54
http://www.christianeloehr.de/works-installations.html
Sitografia:
http://www.artext.it/Christiane-L%C3%B6hr.html
http://www.varesenews.it/2012/02/christiane-lohr-e-la-poesia-delle-piccole-cose/96866/