Claire Morgan | “Tutti i miei decomposti amori”
Claire Morgan è una giovane artista irlandese. Vive e lavora in Inghilterra.
I temi su cui lavora sono la bellezza, la natura, la decadenza e la morte. La presenza di cadaveri di animali e oltre che di frutti e foglie secche è estremamente drammatica.
“I feel loneliness. A lack. A void in my life […] “
“Sento solitudine. Una mancanza. Un vuoto nella mia vita”
Claire porta avanti la sua personale battaglia contro un mondo che considera gli uomini come consumatori. Un mondo che, secondo l’artista, ci porta a riempire il vuoto delle nostre vite con beni materiali. Un mondo che ci porta ad affannarci per accumulare cose e a provare solamente piacere.
Per Claire Morgan è importante interfacciarsi con la vita e fare esperienza in modo diretto. Questo perché al giorno d’oggi la comunicazione attraverso i mass media ha un ruolo più di intrattenimento che di informazione. Il ‘Semplice’ e il ‘superficiale’ vengono preferiti sempre più spesso al ‘complesso’ e al ‘profondo’.
Il modus operandi di Claire Morgan contempla la pratica della dissezione degli animali e della tassidermia*. Cadaveri di piccoli mammiferi, uccelli o insetti sono accostati ad altri elementi naturali o plastici appesi ad un filo di nylon in modo tale che formino dei volumi geometrici sospesi
*tassidermia
tas·si·der·mì·a/sostantivo femminile
Tecnica per la conservazione di animali morti, destinati ai musei di storia naturale; consiste nel trattamento della pelle con sostanze conservative, e nella successiva imbottitura e armatura della stessa in modo da conferire agli animali l’aspetto e la postura di quelli vivi.
L’effetto è quello di una caduta come se l’uccello fosse appena stato colpito da un proiettile e stesse precipitando. Tutto è sospeso. Si crea un evidente contrasto tra la pesantezza del corpo dell’animale e la forma geometrica smaterializzata ed eterea.
L’artista cerca di creare connessione tra i materiali. La bellezza naturale che cerca in questa relazione è ormai perduta perché un’atmosfera sospesa di morte si è ormai impossessata della sua opera.
Nascosta nella perfezione della forma geometrica viene svelata la presenza del cadavere dell’animale. In questo modo percepiamo che dietro un’illusione apparentemente impeccabile si nasconde il flusso della vita.
Bellezza e morte si intrecciano come nella poesia Un charogne del francese Charles Baudelaire (ultimo verso nel titolo). Un animale in decomposizione incontrato lungo la strada diventa un dolce ricordo descritto amorevolmente dal poeta.
Giulia Santambrogio
Fonti:
http://227230.mrsitecloud.com/about
https://www.google.it/search?q=tassidermia&oq=tassidermia&aqs=chrome..69i57j69i60l5.1942j0j7&sourceid=chrome&es_sm=122&ie=UTF-8
https://www.google.it/search?q=claire+morgan+Triple+Penetration,+2013&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwiS79qWsI3UAhWlCcAKHUDCAzAQ_AUICygC&biw=1242&bih=545#imgrc=m1dCA1kG1DlVaM:
http://www.reykjavikboulevard.com/claire-morgan/
https://news.artnet.com/exhibitions/claire-morgan-fondation-fernet-branca-309707
http://poesie.webnet.fr/lesgrandsclassiques/poemes/charles_baudelaire/une_charogne.html