Giuseppe Licari

Giuseppe Licari | Laddove il mondo scarta, Giuseppe Licari recupera.

di Giulia Santambrogio

I “rifiuti” di cui stiamo parlando sono luoghi, energie ed elementi naturali.

Alberi.

Alberi malati, sfuggiti dagli incendi, che provano a stento a vivere. Giuseppe Licari, giovane artista siciliano, con le sue installazioni li porta all’interno dei bianchi e intonsi spazi dell’esposizione artistica ridandogli un nuovo senso e costruendo un legame autentico e di rispetto con l’uomo.

Nell’installazione The Sky in a room l’artista pone un grande albero all’interno di una stanza dell’ Hommes Foundation di Rotterdam.  Vuole revocare la memoria del disastroso incendio doloso del 2007 nel sud dell’Europa, provocato  per poter ricavare terreno edificabile. Un povero albero malato è stato recuperato dall’artista, tagliato in parti e ricostruito. Lo spazio espositivo è occupato dai possenti rami dell’albero.

 

The Sky in a room | 2012-13

 

Contrappunto è il titolo di un’altra installazione esposta lo scorso autunno ai MING Studios (Idaho, USA) la cui materia prima sono di nuovo alberi.

Gli alberi vengono trattati con la fiamma, che li uccide definitivamente. Li conserva tuttavia in una nuova forma. La fiamma che usa l’artista li sacralizza per portarli in una dimensione dove vivranno di nuovo, ma non dell’energia vitale della terra.

Il contrappunto sta nel confronto tra due forze: quella vitale della pianta e quella del fuoco. Come temprati dalla sofferenza questi alberi possono comunicare qualcosa di importante al fruitore. L’artista pone l’osservatore in un contesto che vuole ricreare la realtà di un bosco, ma che bosco in realtà non è. Diventa una foresta simbolica in cui gli unici soggetti/oggetti sono l’albero e l’uomo, senza contesto naturale. Il contrappunto è anche cromatico: color carbone degli alberi sul bianco delle pareti. Si crea così un dialogo sospeso. L’esperienza dell’albero diventa anche quella dell’uomo che lo contempla, lo osserva (lo tocca?) e viceversa. L’albero è elemento naturale ed organico, ma diventa un forte simbolo di resistenza alla vita.

Boise National Forest
Boise National Forest
Contrappunto | 2016, MING Studios, Idaho, USA

https://www.facebook.com/imperiumcinema/videos/1227931750610428/

 

“La materia cresce per resistere alle difficili condizioni di vita. I diversi alberi diventano uno specchio per le persone. La foresta assume diversi significati […] Può essere un punto di partenza per costruire qualcosa nel futuro e per cominciare a pensare in modo differente.”  (G. LICARI)

 

Contrappunto | 2016, MING Studios
Contrappunto | 2016, MING Studios, Stati Uniti

Luoghi.

Vecchi capannoni industriali abbandonati. L’artista fa si che la natura si riappropri degli spazi che le sono stati tolti. Gli alberi sul soffitto e le foglie sul pavimento di questi spazi cercano di ristabilire un equilibrio tra uomo e Natura, una biodiversità cancellata dall’industria.

 

The World Uside Down | 2015, Ampelhaus, Oraniebaum, Germania. Installazione site-specific
The World Uside Down | 2015, Ampelhaus, Oraniebaum, Germania. Installazione site-specific
The World Uside Down | 2015, Ampelhaus, Oraniebaum, Germania. Installazione site-specific

 

 


Crediti immagini:

https://www.facebook.com/giuseppe.licari.1426/photos_all

http://www.giuseppelicari.com/theworldupsidedown.html

Sitografia:

http://www.giuseppelicari.com/ 

http://www.mingstudios.org/giuseppe-licari.html