Michael Sailstorfer | Foresta sotto/sopra
di Giulia Santambrogio
Nato a Velden nel 1979, Michael Sailstorfer è uno scultore tedesco che vive e lavora a Berlino. La sua formazione artistica inizia a Monaco e prosegue a Londra, a Los Angeles e a Oslo. Realizza sculture e installazioni che superano il normale significato di scultura. Gli elementi che emergono sono l’odore, il suono, il movimento e il tempo.
Nel 2014 espone al Rochester Art Center Rochester (U.S.A.) con la mostra “IT MIGHT AS WELL BE SPRING”. L’opera dal titolo Forst è stata reinstallata e adattata per la seconda volta dopo la prima al Kestnergesellschaft ad Hannover nel 2010.
L’installazione non solo combina l’elemento naturale con quello meccanico, ma porta fisicamente la foresta all’interno degli spazi museali.
Cinque alberi appesi a testa in giu ruotano lentamente sul loro stesso asse spinti da un motore. Durante il tempo dell’esposizione gli alberi perdono le foglie che vengono lasciate a terra. Queste vengono spazzate dagli stessi rami degli alberi creando dei cerchi intorno a loro.

Lo spazio è in continua trasformazione. L’impatto iniziale può essere brutale, ma l’elemento naturale è poetico nel lento e ripetitivo movimento rotatorio.
” […] gli alberi si trasformano in danzatori.”

“Cosa succede quando vedi elementi naturali in un museo?”
“La percezione cambia. Solitamente non si vedono gli alberi sotto questa luce, i colori cambiano in contrasto con i muri bianchi dello spazio espositivo.”


A conclusione della sala, dopo aver attraversato lo spazio occupato dagli alberi è proiettato in streaming in video Black forest.
Con l’installazione Sailstorfer porta la natura negli spazi dell’arte mentre con il filmato esegue l’operazione inversa portando l’arte nella natura. Crea un collegamento tecnologico tra la galleria e la foresta.

Fonti:
YouTube.it: Berlinische Galerie: Michael Sailstorfer. Forst – Vattenfall Contemporary 2012
https://www.berlinischegalerie.de/en/exhibitions/archives/2012/michael-sailstorfer/