Natura al Centre Pompidou di Parigi
di Giulia Santambrogio
Il centro di arte contemporanea del Pompidou ospita al suo interno opere dal Post impressionismo alle più contemporanee tendenze. I lavori che espone al pubblico dialogano tra di loro e con lo spazio rendendolo vivo, variegato e stimolante per i visitatori. Essi infatti ricevono per tutta la durata della visita continui in put visivi, uditivi e olfattivi suscitando atteggiamenti che variano dalla rapida occhiata all’osservazione attenta, dalla giocosità al lasciarsi emozionare profondamente.
Tra le tante opere delle numerose sezioni selezioniamo quelle esposte nell’attuale allestimento composte di materia organica, ovvero quelle in cui la natura non è modellata o scolpita, ma in cui il lavoro prende senso dall’elemento naturale in sé.
G i u s e p p e P e n o n e
All’interno della collezione permanente del Pompidou, nella sezione dedicata all’Arte Povera troviamo due installazione dell’artista piemontese. Nel primo ambiente ci accolgono cinque alberi scolpiti, per poi passare sulla sinistra in un ambiente le cui pareti sono ricoperte fino alla sommità di foglie dietro reti metalliche. Le foglie di alloro sprigionano un gradevole profumo che avvolge dolcemente il visitatore. Questo ambiente si distingue da tutti gli altri del museo dove il senso principalmente attivo è la vista. (Un ulteriore esempio in cui l’olfatto viene stimolato è l’ambiente che Joseph Beuys ricopre di feltro). Il profumo delle foglie penetra nei polmoni dell’uomo, rappresentati in una fusione in bronzo dorato trasfigurati come elementi arborei. Attraverso l’elemento figurativo è più chiara la metafora che mette a confronto la respirazione dell’uomo e quello delle piante.
P i n o P a s c a l i
In Le penne di Esopo l’artista povero Pino Pascali riprende la forma del tondo mettendo in relazione natura e cultura attraverso l’utilizzo di piume di tacchino e il riferimento alle fiabe di Esopo. I richiami dell’opera sono tattili, ludici ed evocano un ondeggiamento dato dalla cromia delle piume e dalla loro disposizione che propende verso chi osserva.
L o t h a r H e m p e l
Lothar Hempel con l’installazione Wirst du jemals erwachsen werden? (Crescerai un giorno?) si ispira al film Casanova di Federico Fellini. Il ragazzo nella fotografia applicata al basamento dovrebbe riprodurre l’attore che ha interpretato Peter Pan nel XIX secolo. Il manichino, invece possiede una sessualità ambigua. Il tema intorno a cui ruotano tutti gli elementi è l’adolescenza, il passaggio dall’età dell’infanzia a quella adulta. Simbolo di questo passaggio è l’ape adagiata all’interno dell’origami ai piedi del manichino.
M a r t a M i n u j i n
MOSTRA TEMPORANEA
J i m D i n e
Jim Dine. Paris reconnaisance è la mostra dell’artista americano allestita negli spazi del museo dal 14 febbraio al 23 aprile. Tra dipinti, installazioni e sculture poniamo l’attenzione su un’opera: Nancy and I at Ithaca (Straw Hearth) realizzata tra il 1966 e il 1969. L’opera si compone di un’anima metallica che determina la forma di cuore, cara all’artista e ricorrente nei suoi lavori. La struttura è poi ricoperta di paglia applicata con resina e colla. Il materiale scelto dà l’idea di un paesaggio in mutamento.