Da Still alive a Effimero perenne

Da Still alive a Effimero perenne

di Giulia Santambrogio

La riflessione sull’arte e sulla natura che porta avanti Effimero perenne parte da un lavoro personale iniziato nel 2014 dal titolo Still alive, prendendo spunto dal genere pittorico della natura morta, in inglese still life.

Il lavoro nasce con l’intento di essere un libro d’artista e arriverà ad essere, prima un erbario costruito senza seguire la tradizionale prassi, poi un’installazione e una serie di fotografie.

I materiali utilizzati sono stati: fiori di campo e di fiorista, buste di plastica da ufficio cm 25 x 25.

L’operazione è stata quella di inserire i fiori all’interno delle buste sigillandone i bordi.

Non creandosi un vero e proprio sottovuoto è stata possibile la costituzione di un piccolo ecosistema. La busta si comporta come una serra; crea una forte umidità interna senza possibilità di ricambi d’aria. I batteri e i funghi creatisi all’interno hanno poi trovato come unica fonte di nutrimento la stessa pianta. In uno dei moduli si sono addirittura riprodotti dei piccoli insetti, fatto probabilmente dovuto allo schiudersi di uova che erano state depositate nel corpo del fiore quando ancora in vita.

I singoli moduli sono disposti secondo una struttura che possa ricordare la forma di un albero che quindi si sviluppa verticalmente e poi si apre nella chioma. Alla base una scatola trasparente contiene la terra. La struttura è stata pensata per aderire ad una superficie trasparente, così che potessero risaltare le trasparenze e le strutture dei singoli fiori. Emergono le forme rigorose e le caratteristiche individuali proprie della specie. Altrove invece è difficile riconoscere le forme originarie di quelli che erano, per esempio petali.

 

Still Alive, 2014-15, TBar, Merate, Italia, maggio 2015
Still Alive, 2014-15, TBar, Merate, Italia.  AMMESSO E non CONNESSO, maggio 2015
Still Alive, 2014-15, TBar, Merate, Italia, maggio 2015
Still Alive, 2014-15, TBar, Merate, Italia, maggio 2015
Still Alive, 2014-15, TBar, Merate, Italia, maggio 2015
Particolare di Still Alive, 2014-15, TBar, Merate
Modulo 2, Still Alive, 2014-15
2, Still Alive, 2014-15
Giulia Santambrogio, 3, Still Alive, 2014-15
3, Still Alive, 2014-15
Giulia Santambrogio, 13, Still Alive, 2014-15
13, Still Alive, 2014-15

 

I fiori rimangono materia potenzialmente attiva. Quello che si percepisce come morte è in realtà l’adattamento che la natura attua costretta dagli spazi che le si impongono. Materia che non si distrugge mai ma cambia puntando ad una finalità che è il perpetuarsi della natura all’infinito. Cosa la può fermare? Solo la rappresentazione, come quella fotografica, che immortala la natura in quel preciso istante, in un dato luogo e con quella luce specifica.

 

 

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