Terracquari. Natura in scatola

Terracquari. Natura in scatola

 

Nella pratica contemporanea, che vede artisti ispirarsi ai più disparati ambiti, alcuni di coloro non solo si ispirano alla natura, ma la usano come materia prima nelle loro opere. Di seguito verranno presentati alcuni artisti che si ispirano a vivai, terrari, acquari e terracquari come spazi che ospitano o imprigionano l’elemento vegetale.

 

P i e r r e  H u y g h e

 Pierre Huyghe è nato a Parigi nel 1962. Vive e lavora tra Parigi e New York. Huyge realizza opere che si relazionano con il tempo. Si esprime attraverso diversi media: video, fotografia, scultura, musica e sistemi viventi che mettono in scena processi o piccoli ambienti naturali. Tutte le sue opere sono però in dialogo tra di esse, come parte di un tutto. Prendiamo solo una parte della sua produzione artistica costituita da una serie di acquari. Essi coinvolgono il visitatore creando un effetto sorpresa. Essendo realizzati in vetro elettro-cromico, permettono di vedere al loro interno solo per pochi istanti, prima di oscurarsi all’improvviso.

In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
Pierre Huyghe In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
Particolare di In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning
In Border Deep | 2014, Hauser & Wirth , London, United Kingdom. Foto: Hugo Glendinning

A j a y  K u r i a n

Ajay Kurian è nato nel 1984 a Baltimora, Stati Uniti. Vive e lavora a New York.Kurian è artista e curatore; viene notato infatti, durante la sua formazione universitaria, grazie ai suoi progetti curatoriali. Il suo modus operandi contempla l’aggregazione, la metamorfosi e la sedimentazione. Proleptic è una teca riempita con muschio, rami e mattoncini LEGO. Questa opera, come tante altre, ci pongono di fronte a bizzarri accostamenti che rappresentano le ossessioni della contemporaneità in rapporto alla digitalizzazione delle nostre vite.

 

Ajay Kurian, Proleptic | 2013, 47 Canal Street, New York
Proleptic | 2013, 47 Canal Street, New York
Ajay Kurian, Proleptic | 2013, 47 Canal Street, New York
Proleptic | 2013, 47 Canal Street, New York

D a v i d  M a l j k o v i ć

David Maljković è un artista croato diplomato al’Accademia di Belle Arti di Zagreb. La sua ricerca artistica orbita intorno al rapporto tra la forma e il contenuto. L’opera Monochromes, 2013, si compone di una teca trasparente sorretta da cavalletti bianchi contenente foglie di palma con le punte piegate. Lo spazio è evidentemente insufficiente a contenerle. 

 

David Maljković, Monochromes, 2013
Monochromes | 2013

 

M a r k  D i o n

Mark Dion è nato nel 1961 a New Bedford, Massachusetts. Nelle sue opere la storia, la memoria e il sapere dialogano con la natura. In quelle che somigliano a Wunderkammer, Dion sperimenta sempre nuovi modi di disporre oggetti appartenenti ad una collezione o meno, in accostamenti tra il convenzionale, il razionale e l’irrazionale. La natura che presenta l’artista è sempre inserita in un contesto strettamente artificiale e talvolta esageratamente riferito ad un sapere culturale.

 

Mark Dion, Tropical Rain Forest Preserves, 1989, rifatto nel 2003
Tropical Rain Forest Preserves, 1989, rifatto nel 2003. L’opera è un ibrido tra un vivaio e un armadio
Mark Dion, Tropical Rain Forest Preserves, 1989, rifatto nel 2003
Tropical Rain Forest Preserves, 1989, rifatto nel 2003
Mark Dion, Vivarium | 2002
Vivarium | 2002