Heidi Norton | La vita segreta delle piante
Heidi Norton vive e lavora a New York. È nata e cresciuta in una fattoria del West Virginia a contatto con la terra, le piante e la natura. La sua famiglia faceva parte del Back-to-the-land movement che si opponeva al consumismo e agli stili di vita degli anni ’50 in America.
Il linguaggio artistico dell’artista contemporanea mette in dialogo diversi materiali con le piante, che diventano presenze fisiche riconoscibili trasformate e immerse in un nuovo sfondo.
Heidi Norton si esprime attraverso numerosi media: scultura, installazioni, intervento pittorico, collage e fotografia.
L’intento è quello di racchiudere le piante e sottrarle dal loro naturale deperimento. L’elemento naturale entra a far parte di un ciclo nuovo, quello estetico/artistico.
“I am illustrating these cycles of life and death— and trying to highlight that death can be beautiful.” Heidi Norton
(“Illustro questi cicli di vita e di morte e cerco di evidenziare che la morte può essere bella.”)
All’origine del suo percorso l’artista inizia dipingendo piante tropicali totalmente di bianco o di nero. Nota che la loro morte e deperimento avviene dall’interno all’esterno. Questo perché la materia pittorica fa da guaina e da scudo all’azione ossidante dell’aria.
Nelle opere di Heidi la convivenza di piante e materiale pittorico sottolinea la duplice presenza di vita e e morte. Paradossalmente: muore la pianta, unico elemento vivo, mentre rimane invariato l’intervento pittorico. Heidi è consapevole del carattere effimero delle sue opere e lo accoglie come una sfida.
Le opere giocano con la sovrapposizione di trasparenze, resine e cera. Lavora sia nello spazio che su un unico supporto, tra la seconda e la terza dimensione. L’artista vuole relegare la natura all’appiattimento dietro la lastra di vetro, senza riuscirci mai del tutto. Le piante hanno un loro spessore e necessitano di aria, luce e spazio. Le sculture sono piani luminosi dove i colori tenui e naturali degli interventi e il vetro accolgono foglie carnose o piante con tanto di radici. La luce naturale diventa anch’essa presenza determinante nella resa finale.
In occasione della mostra al Elmhurst Art Museum nel 2014 le opere venivano esposte da giugno ad agosto. L’occasione ha visto l’accostamento di opere di varia natura: sculture, oggetti-immagini (in quanto anche le opere bidimensionali non lo sono del tutto), installazioni, interventi sulle finestre. Il caso vuole che il periodo di esposizione coincidesse con l’inseminazione e la crescita delle piante. L’accordo con il ciclo stagionale ha fatto sì che la mostra maturasse in perfetta armonia con i ritmi della natura.
Ci sono piante, nelle sue opere, che hanno resistito più delle altre. Tutte però deperiscono, nonostante la varietà degli interventi con cui l’artista tenta di conservarle. Nulla vieta ad Heidi di reimpiegare frammenti di opere per realizzarne delle altre.
“Where does nature begin, and where does nature end?” Heidi Norton
(Dove inizia la natura, e dove finisce?)
Fonti:
http://insidewithin.com/heidi-norton/
http://trendland.com/heidi-norton-exploring-the-instability-of-time/
Crediti immagini:
http://portalenportalen.blogspot.it/2013/04/heidi-norton.html
http://www.arcademi.com/heidi-norton/